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  popplagið.com  Sigur Ròs  ( )  Booklet Europe - 2002

 

fatcd22 - 5413356492224

 

 

 

Manufactured and distributing by FATCAT RECORDS

 

( )

untitled 1 - vaka  (7:38)
untitled 2 - fyrsta
 (8:33)
untitled 3 - samskeyti  (7:33)
untitled 4 - njósnavélin 
(8:32)
untitled 5 - álafoss 
(10:57)
untitled 6 - e-bow 
(9:48)
untitled 7 - dauðalagið 
(13:59)
untitled 8 - popplagið 
(12:45)

 
 

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Testo di Paolo Pintus

l titolo quest'album se lo merita tutto, anzi, il non titolo, si direbbe meglio. Potrebbe anche essere un plagio all'album, ma sono sicuro che quanti (quei pochi, forse, purtroppo, ahimè) hanno apprezzato la band islandese e questo disco del 2002 condividono in pieno la mia espressione. Niente. Silenzio. Vuoto. Profondità. Alba. Tramonto. Tutto dentro due parentesi vuote "( )", una vagina virtuale dentro cui ritornare, come un reflusso del parto, come se il liquido amniotico non fosse mai abbastanza, e occorra ubriacarsene fino a stramazzare avvelenati al suolo. Mi chiedo ogni quanto nascano gruppi che tocchino di genialità e innovazione la scena contemporanea musicale. I Sigur Ros sono difficili da capire, non sono il classico gruppo che si ascolta in macchina (anche se io lo faccio, ma il passo dalla perversione alla maniacalità spesso gioca scherzi pessimi, non rapportabili al vivere comune), o si ascolta ad una festa (a meno che non sia un ritrovo yoga meditativo e trascendentale, magari leggendo "Bhagavad Gita" a voce sommessa), i Sigur Ros sono tutti islandesi, sono folletti amorfi, sono crisalidi musicali ibernate e lasciate sotto lastre di ghiaccio perché noi le possiamo vedere e ammirare. I loro dischi invece sono un'esperienza sonora e visiva. Sono incredibilmente culturali, fastidiosamente post nucleari nella loro tessitura armonica.
A discutere sul genere da loro suonato si passerebbe la nottata. Si parla di ambient, di post rock, sperimentazioni sonore e basta, di un genere fatto di niente. Personalmente ritrovo in loro le sonorità più ambient che il post duemila possa offrire. Riecheggia la più grande lezione offerta da Brian Eno con le sue concettualizzazioni musicali, ampliata (anche a quattro mani col già citato Eno) da quel demonio fuorviato di Fripp (chi non sa che fine abbia fatto l'ex Robert King Crimson è invitato a cercare qualche notizia in internet, non voglio privare nessuno della sorpresa), o debitore anche nei confronti di un album stupendamente lucido come "Transulcence" (feat Harold Budd) di John Foxx, ex Ultravox. Il fatto è che fondamentalmente non si può parlare di un genere preciso, sì, okay, dico ambient, qualcuno un po' più portato a individuare un facile e di moda post rock potrebbe parlare anche della fondazione di un nuovo genere, il fatto è che i Sigur Ros vanno acquistati, messi sul lettore cd e ascoltati, punto. Non si sta ascoltando il fantastico mondo de The Clash, e non si parla nemmeno di qualsiasi altro artista. I quattro puffi del suono vengo dall'Islanda, col loro fardello di musica, non c'è altro da aggiungere, si pensi alle prime produzioni di Bjork per capire quanto quelle terre fredde e dalla lingua astrusa possa influire sulle produzioni musicali. È come essere in Dogville: le case sono fatte di linee, non c'è niente, nulla, nessuna cosa. È un mondo a parte, messo tra parentesi, e tanto basta per dire che questi quattro signori sono dannatamente innovativi, a prescindere dal loro genere.
L'universo della band è reperibile appieno sul sito non ufficiale, un fan site: www.sigur-ros.co.uk, su cui trovare gli spettacolosi video, apprezzare il loro amore per il mondo dell'infanzia, vedere immagini live. Conoscere il mondo. Quel mondo.

Un cantante chitarrista, basso, tastiere e batteria. Marea di campionatori, chitarre suonate a mo' di violoncelli, bassi strusciati, tastiere che mandano in aria bolle di sapone di suono. La composizione dei Sigur Ros trova origine in "von", album difficile, astruso, tutto suoni e elucubrazioni elettroniche, ostico all'ascolto dei nuovi adepti alla filosofia sigurossiana.
Segue "agaetis byrjun", più elevato al grande pubblico, ancora ermetico, ma accessibile. Vengono ampliati i discorsi riconducibili all'ambient, con sbuffi post veramente ben assestati. Il disco ha consacrato la band al grande pubblico.
Il 2002 è stata la volta di ( ), Untitled, un album di niente, fatto di nuvole. Senza titolo di copertina, e senza titolo delle tracce. Cantato tutto in una lingua inventata. Da qui in poi i Sigur Ros sono diventati un fenomeno di culto, riempiono i teatri, sold out ogni data dei loro concerti. Vederli dal vivo diventa un'esperienza da condividere. Un pieno trip in gola. Un acido. Da stare fermi e farsi sbattere dalle onde sonore. Da qui in poi i Sigur Ros saranno la droga di pochi, il passatempo di molti. È strano come un gruppo simile abbia conquistato la ribalta dei palchi (finendo, oggi, addirittura, sulla programmazione radiofonica con "Hoppipolla", secondo singolo di "Takk").
Oggi la band si è imposta nelle classifiche (trentaquattresimi nella mondiale delle vendite) con "Takk", il loro album "più rock" hanno annunciato loro. Poco importa se sia rock, diverso, o uguale. La band è destinata a diventare storia della musica prima della loro scomparsa. La discografia della band propone intervalli come "baba tiki dido", ep con "Ny battery"; o "von brigdi (Rycicled)", album di remix dei loro brani ad opera di altre band (tra cui i mùm), e "angels of the universe", OST di Hilmar orn Hillmarsson.
"Untitled", o "( )", comunque vogliate chiamarlo, è un'esperienza che non deve mancare nelle camere o case di chiunque ascolti musica. Il fatto che venga recensito su ciao da parte di utenti che hanno realmente apprezzato il disco non significa che possa arrivare a tutti, e la pecca maggiore della varietà della musica. Il discorso di Untitled viene aperto, soffiato, cadenzato.

(1: pianoforte, soffio, il vuoto che viene riempito. La prima traccia getta già il cemento per l'intero album, per la costruzione di un palazzo di zucchero e carta lucente. Gli effetti utilizzati in sottofondo tessono una melodia che risuona celestiale, di una freddezza annientante. Un tappeto di tastiere è sempre presente ma non si fa sentire. Il gioco dei Sigur Ros è quello di nascondersi dietro fronde di alberi, spiarci dentro l'animo, svuotarci di ogni singola ansia e alleggerirci la giornata. Avvilupparci. Poi il silenzio diventa corale, con la voce effettistica che ricorda quella di bambini, di dolci melodie infantili (la band non fa altro che infilare piccoli ometti in crescita in ogni suo video (spettacolare quello coi bambini trisomici 21 vestiti da angeli) che riempiono di serenità la loro musica già morbida. Il video, commuovente, lo si può trovare sul sito www.sigur-ros.co.uk.

(2: è un brano particolare, importante, di sicuro da segnalare. È il primo che si stacca dalle sonorità passate per aprire il discorso che verrà poi ridisegnato in Takk (ultimo lavoro). Sempre presenti soffi di voci, luccicanti. La voce entra, come una lama, affonda nel rallentamento ritmico e liquido che viene delineato. La precedente produzione (compreso anche il qui presente "( )") è sempre stata dotata di una certa meditazione musicale, involuzione armonica di un'implosione empatica. Questo brano è sì seduto, levigato, ma propone una crescita musicale che poi esploderà con Takk. Il brano cresce sulla fase finale, come ogni produzione sigurossiana.

(3: organo. Muto. Poche note. Le nuvole si scontrano e producono rumore, come pensieri cattivi o ridicoli. Il pianoforte si specchia nel classico monocorde. La crescita della melodia crea un fantasioso pulsare di vitalità. È una traccia strumentale che anticipa lo stacco musicale che la untitled 4 (di un pop macabramente di classe). Si mischiano le piccole sintesi di suoni, ci si avviluppa in carillon dolcissimi e delicati. La morte sembra gioviale, su questo stralcio musicale.

(4: è un ovulo di suono che ribolle. Blow, blow, degli effetti della chitarra. L'organo arriva, ci traccia il ritornello. La batteria scolpisce un ritmo vichingo. Poi l'erezione sonora: esplode. Boom. Dolce, sensuale, arpeggio di effetti chitarristici. L'organo che si solleva verso l'alto, in due incisioni. Non si capisce da dove provenga il suono. Piccoli stridori infantili. E inizia la poesia. La traccia è (per chi volesse recuperare un riferimento cinematografico) parte della OST di Vannilla Sky, in particolare, il momento in cui Tom Cruise risale nell'ascensore, verso l'alto, verso il cielo vaniglia e sfumato tramonto/alba che lo attende sul terrazzo del grattacielo della grande multinazionale. Il brano è un intarsiarsi di voci. Una visione pop stile Sigur Ros, una potente lezione di vita e di classe. Tutti i venti euro del cd valgono interamente gli stacchi prima soffiati tra un ritornello/strofa e l'altro, poi cadenzati, burloni e talvolta "flautomozartianimagici", verso il gironzolare dolce e infantile delle tastiere-carillon. I Sigur Ros sono un mondo, e questa traccia è il loro benvenuto. Di questa traccia consiglio la versione live on The Late Show, reperibile su www.sigur-ros.co.uk.

…silenzio, prima della untitled 5. Uno stacco. Da qui la parte più ottenebrata dell'album.

(5: è funerea. Triste. Una melodia a testa bassa. Di lucidi stridori vocali. Grandi sbuffi chitarristici trascinati. Grandi organi. Un tepore familiare appagante. Ancora una volta.

(6: la drammaticità di questa traccia riecheggia la sua precedente. È mortifera. Stupendamente soffiata di calore come i geyser islandese. È la più grossa esperienza sonora dell'album. Drammatica nella parte finale da far venire la pelle d'oca.

(7: le ultime due tracce sono in tutto 24.45 minuti di musica. Puro martellamento sonoro. Puro viaggio, estrusione psichica e riflessiva. Quest'ultima fase dell'album sono un roipnol mescolato ad alcol. La tristezza è sempre presenta, gli archi delle chitarre qui la fanno da padroni, tirando fuori il lamento più forte e struggente di tutto il cd. Degli organi lancinanti portano in aria un'armonia sintetica, titaneggiante, tutt'altro che avvicinabile. In questa traccia la band spaventa l'ascoltatore al primo ascolto. I piati della batteria ricordano tanto gong orientali.

(8: ha il prologo più comune che si possa trovare nel disco: arpeggio di chitarra, pulito. L'intero brano suona come una ninna nanna d'addio, propone pochi (per il tenore dell'album) lamenti elettronici e campionati. Scorre via sul rimbalzare talvolta di chitarre, talvolta di tastiere, sempre su quell'arpeggio mandato in loop che entra nel cervello (se ascoltato in cuffia). La voce tesse una melodia nenia che ripete sempre e solo le stesse parole riproposte nell'album. Un lieto addio. Un lieto arrivederci. Splendido l'incalzare finale di batteria e effetti, con la chitarra che lamenta con la voce, che alla fine si mescola al suono, che viene sotterrata dal freddo gelido, che esplode, e corre e rincorre e insegue e delira e viaggia e monta e sale e satura l'ambiente.
Un capolavoro.


Un ringraziamento all'autore che ha autorizzato la pubblicazione dell'articolo sul sito popplagid.com

 

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( ) 2002 EUROPE Edition

 

 Country Origin ( ) CD Europe Smekkleysa IS ( ) CD Europe UK ( ) CD Europe Reissue 2009 ( ) CD Europe France ( ) CD-BOOK Europe Spain ( ) Europe 2LP Vinyl UK ( )  2LP 180g Vinyl UK
 

 

             

SIGUR ROS

NJOSNAVELIN PROMO

CD SINGLE

FATCAT RECORDS/PIAS

UK

N/A

FATCD22 RP 

2002

SIGUR ROS

NJOSNAVELIN PROMO

CD SINGLE

MCA

USA

N/A

MCAR25871-2 

2002

SIGUR ROS

INTERACTIVE PRESS KIT

CD DVD

FATCAT RECORDS 

UK

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FATIPK01

2002

SIGUR ROS

4 TRACK ALBUM SAMPLER

CD EP

FATCAT RECORDS/PIAS

UK

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FATCD22 P 

2002

SIGUR ROS

3 TRACK PROMO

CD  PROMO

BMG 

POLAND

N/A

BMGINT0032

2002

SIGUR ROS

(  ) EU

CD ALBUM

FATCAT RECORDS 

EUROPE

5413356492224

946.0122.020 

2002

SIGUR ROS

(  ) EU

CD ALBUM

PIAS RECORDINGS

EUROPE

5413356492224

946.0122.020/lc07800

2009

SIGUR ROS

(  ) EU

CD ALBUM

FAT CAT / PIAS

FRANCE

5413356492224

946.0122.526/398P

2002

SIGUR ROS

(  ) EU

CD ALBUM

SMEKKLEYSA 

ICELAND

5690822025104

SM99CD 

2002

SIGUR ROS

(  ) JAPAN

CD ALBUM

MAXIMUM10 

JAPAN

4945817650320

CTCM65032 

2002

SIGUR ROS

(  ) JAPAN

CD ALBUM

SMEKKLEYSA 

ICELAND

5690822025104

SM99CD 

2002

SIGUR ROS

(  ) AU

CD ALBUM

SMEKKLEYSA 

ICELAND

5690822025104

SM99CD

2002

SIGUR ROS

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FESTIVAL MUSHROOM REC

AUSTRALIA

 N/A

FATCD22

2002

SIGUR ROS

(  ) AU

CD ALBUM

SHOCK RECORDS 

AUSTRALIA

5021456129331

CTX250CD 

2002

SIGUR ROS

(  ) USA

CD PROMO

MCA 

USA

N/A

088113091-2-ST02

2002

SIGUR ROS

(  ) USA

CD ALBUM

SMEKKLEYSA 

ICELAND

5690822025104

SM99CD 

2002

SIGUR ROS

(  ) USA

CD ALBUM

MCA 

USA

008811309121

088113091-2 

2002

SIGUR ROS

(  )  USA

12" 2LP

MCA 

USA

600116992215

FATLP22 

2003

SIGUR ROS

(  )  UK

12" 2LP

FATCAT RECORDS 

UK

5413356492217

FATLP22 

2003

SIGUR ROS

(  )  UK

12" 2LP 180g DMM

FATCAT RECORDS 

UK

600116992239

FATLP22X 

2009

SIGUR ROS

(  )  SPAIN

CD BOOK

KARONTE

SPAIN

9788495561183

LCD31

2003

SIGUR ROS

(  )  KOREA

CD ALBUM

ALES MUSIC CO.

KOREA

672580203128

ALESCD 2031

2002

SIGUR ROS

(  )  CHINA

CD ALBUM

FATCAT RECORDS - COLUMBIA

CHINA

827969035320

946.0122.020

2002

SIGUR ROS

VAKA  UNTITLED 1

CD  PROMO

FEST.MUSHROOM REC 

AUSTRALIA

N/A

R05202025263

2002

SIGUR ROS

VAKA  UNTITLED 1-9

CD EP DVD

MCA 

CANADA

008811323394

B000027009 

2003

SIGUR ROS

VAKA  UNTITLED 1-9

CD EP DVD

MCA 

USA

008811323394

B000027000 

2003

SIGUR ROS

VAKA  UNTITLED 1-9

CD  PROMO

FATCAT RECORDS 

UK

N/A

CD10FAT02P

2003

SIGUR ROS

VAKA  UNTITLED 1-9

3" CD EP

FATCAT RECORDS 

UK

5413356491029

CD10FAT02-9460102122

2003

SIGUR ROS

VAKA  UNTITLED 1-9

3" CD EP

MCA 

USA

008811309138 B0000272-52 2003

SIGUR ROS

VAKA  UNTITLED 1-9

CD EP DVD

FATCAT RECORDS 

UK

5413356491081

DVD10FAT02

2003

SIGUR ROS

VAKA  UNTITLED 1-9

CD EP DVD

FATCAT RECORDS 

EU

N/A

946.0102.178

2003

SIGUR ROS

VAKA  UNTITLED 1-9

10" VINYL EP 

FATCAT RECORDS 

UK

5413356491036

10FAT02

2003

SIGUR ROS

VAKA  UNTITLED 1-9

10" VINYL EP 

MCA

USA

008811309107

B0000271-11

2003

SIGUR ROS

VAKA  UNTITLED 1

VIDEO VHS

VIRGIN

UK

N/A

CD10FAR02

2003

SIGUR ROS

VAKA  UNTITLED 1

DVD PROMO

MCA

USA

N/A

SIGURDVD1N 

2002

 

Sigur Rós:
Jón Þór Birgisson (vocals, guitar),
Georg Holm (bass),
Kjartan Sveinsson (keyboards/piano), Orri Páll Dýrason (drums)

 

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